Sono nato nel 1956 a Schiavi di Abruzzo, un piccolo paese a 1200 mt sul livello del mare. La mia infanzia è stata caratterizzata da grandi spazi e un forte legame con la comunità, elementi che hanno forgiato la mia personalità sia umana che artistica.
Di professione faccio il Veterinario e ho sempre avuto la passione per qualsiasi forma d’arte. Ho iniziato a fotografare a 16 anni con una Zeiss di mio padre. All’epoca come quasi tutti, stampavamo le nostre foto in B/N in sgabuzzini di fortuna. La mia prima macchina fotografica, una Canon A, l’ho comprata usata a 23 anni.
Con l’avvento del digitale ho passato un lungo periodo senza più fotografare.
Ho ripreso a fotografare grazie al mio smartphone, e ho presto intuito che potesse diventare un mezzo espressivo dotato di una sua specifica dignità. Così ho ripreso un percorso fotografico originale, al quale ha contribuito la pratica dello Yoga che porto avanti da alcuni anni.
Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
lo, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi (…)
(…) qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l’odore dei limoni.
Da I limoni di Eugenio Montale
Palmerino Masciotta
percorsi
Io credo all’astrattismo, per me l’astrazione è un modo di avvicinarsi ancora di più alla realtà. Non mi interessa tanto documentare quello che accade, quanto passare dentro a quello che accade…
Mario Giacomelli
La fotografia non è pura duplicazione o un cronometro dell’occhio che ferma il mondo fisico, ma è un linguaggio nel quale la differenza fra riproduzione e interpretazione, per quanto sottile, esiste e dà luogo a un’infinità di mondi immaginari.
Luigi Ghirri
La camera oscura
Il mondo-negativo, interrogato, prende tempo e cerca di eludere una risposta circostanziata. La sua fisionomia rimane sulla soglia della figurazione, quasi volesse tergiversare. Se qualche segno pare definirsi, gli altri restano indietro, appena abbozzati, fossili...
La musa inquietante
Oggi dopo la presentazione del libro di Mohammed Ketia mentre stavo per uscire ho fatto una foto ad una statua collocata nell'androne del palazzo. Maria Pia mi stava aspettando fuori dal portone ed io ho fotografato la statua quasi senza fermarmi, senza pensare...
Libro delle firme
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