La pretesa di toccare un giorno la verità è un’utopia dogmatica: quel che importa è andare fino in fondo a ciò che si può fare, far affiorare le questioni più nascoste, le più informulabili, per estrarne un mondo coeso.
E siccome ciò che io cerco esiste appena, siccome l’essenziale è un quasi-niente, un non-so-che, una cosa leggera fra tutte le cose leggere, questa ricerca forsennata tende soprattutto a mostrare l’impalpabile – qualcosa di cui si può intravedere l’apparizione, ma non verificarla, poiché svanisce nell’istante stesso in cui appare, poiché la prima volta è anche l’ultima. La seconda volta è la ripetizione minima richiesta per una verifica…. ma l’oggetto della nostra ricerca non è che un’apparizione subito scomparsa, un evento che non sarà in nessun modo reiterato ne, pertanto confermato: un ingannevole bagliore nella notte!
Da qualche parte dell’incompiuto
Vladimir Jankélévitch

© Palmerino Masciotta